Un cinese mi ha insegnato che…
È risaputo che il vino è convivialità, buon umore. Con in mano un buon calice di vino quante confidenze, quanti sorrisi e quante ore trascorse in allegria o profondità di pensieri a seconda dei momenti e delle occasioni.
Oggi oltre a ciò, ho sperimentato come, grazie al vino, sia possibile abbattere barriere e fare di un incontro tra differenti culture, una grande ricchezza.
Ping Wang, detto Tommy, Jefu e Xu sono venuti a visitare la nostra azienda. Grata a Tommy per l’interesse mostrato e per avermi costretta a parlare in inglese! Wonderful!
Quando hai un cinese in cantina ti accorgi di quanto è bello e apprezzato il vino rosso. Loro lo prediligono non solo per una questione di gusto e tradizione, ma anche perché, essendo molto simbolici, ritengono il rosso un colore FORTUNATO. Non dimentichiamoci che il rosso è anche legato alla loro bandiera e i cinesi sono molto nazionalisti!
Tommy è un cinese particolare: ama il vino ma è anche un grande intenditore. È una delle poche persone che conosco ad avere la certificazione WSET a Londra, parliamo del top dell’educazione e della conoscenza del vino! Che onore averlo qui e che onore fare business con lui. Ha apprezzato tantissimo la nostra cantina, gli sono piaciute parecchio le nostre vigne, il nostro terroir e soprattutto è entusiasta dei nostri vini.
il vino abbiam detto all’inizio è convivialità e per un cinese sentirsi a casa, qui fra queste colline, nel silenzio e in una natura così diversa dalla loro, è fondamentale. Il regalo più bello è stato proprio questo: vedere e sentire come in soli pochi momenti due culture così lontane, cosi differenti, fossero vicine e affini di fronte ad un ottimo calice di vino e a tanti sorrisi.